Risultato: 1 - 3
Marcatori:
LionettiFORMAZIONE: Aiello Fr., Vascotto S. (Sineri), Berisha, Varglien (Forza), Vascotto L. (Muiesan M.), Zucca, Lombisani, Cottiga, Dzelajlija, Lionetti (Cociani), Aiello Fe (Arteritano). (A disposizione: Bartolomei, Roccella, Lisi, Gionechetti). Allenatore Muiesan V.
Ennesima sconfitta amara per la nostra Prima Squadra che, in una partita dove una vittoria poteva ridare completamente senso alla stagione dopo la cinquina di Doberdò, si fa trafiggere per ben tre volte da un’ottima compagine come l’Isonzo (terza in graduatoria) che ha legittimato il successo anche in dieci contro undici. Per i ragazzi di mister Muiesan altra prestazione altalenante: i rossoneri hanno infatti disputato un primo tempo convincente mentre nella ripresa, quando avrebbero dovuto passare all’incasso dopo l’espulsione dell’isontino Zvab, si sono improvvisamente inceppati consentendo agli ospiti di tornare a casa con tre punti fondamentali per la loro classifica. Sportivamente va ammesso che l’Isonzo ha meritato il successo in quanto in inferiorità numerica si è saputo rendere più pericoloso di un San Giovanni che invece si è fatto prendere dal troppo nervosismo nei momenti più caldi del match.
Veniamo al riassunto della partita: mister Vittorio Muiesan per l’occasione decide di ritornare al 4-3-3 con Lionetti al centro e Lombisani e Federico Aiello larghi sulle fasce, a centrocampo Luca Vascotto è coadiuvato da Cottiga e Dzelajlija, sulle fasce invece giocano due terzini di grande spinta come Samuele Vascotto e Berisha.
Dopo soli trenta secondi un’entrataccia a piede martello di Contin su Samuele Vascotto surriscalda subito gli animi in campo. Il gioco procede nervoso anche perché l’arbitro Pijetovic si dimostra completamente inadeguato a gestire un match molto animato. Il San Giovanni attacca subito a testa bassa anche se colleziona solo un paio di occasioni con Federico Aiello e Lombisani che non inquadrano la porta. L’Isonzo aspetta in difesa sornione e si fa vivo con improvvise imbeccate in ripartenza, al 20’ Venier scappa in posizione centrale approfittando di un errore in disimpegno di Zucca e serve un pallone a rimorchio che Pez converte in gol, 1 a 0.
Il San Giovanni reagisce prontamente e cinque minuti più tardi pareggia con un tap in vincente di Lionetti, per l’ex giocatore della Triestina è il primo gol in rossonero al debutto da titolare. Sull’1 a 1 il San Giovanni continua ad attaccare anche se le occasioni più grosse capitano all’Isonzo che punge sempre in contropiede divorandosi un gol clamoroso allo scadere dei primi quarantacinque minuti.
Nel secondo tempo il match continua ad essere estremamente teso: al 10’ arriva l’episodio che cambia il corso della partita quando il numero 11 avversario Zvab tira il pallone addosso al nostro Samuele Vascotto; in campo scoppia il pandemonio con l’arbitro che correttamente estrae il cartellino rosso al giocatore bisiaco. In 11 contro 10 però il San Giovanni, preso dall’eccessivo nervosismo, improvvisamente smette di giocare: l’Isonzo fa proprio il vecchio detto di Liedholm (“in dieci si gioca meglio”) e con il neoentrato Puntaferro inizia a farsi più pericoloso in contropiede.
Al 70’ l’Isonzo passa all’incasso guadagnandosi un calcio di rigore (fallo di Zucca su un attaccante avversario), dal dischetto Puntaferro calcia debole ed angolato sulla sinistra di Francesco Aiello che intuisce ma non riesce a deviare il pallone 2-1. Il gol è un’autentica doccia gelata per la squadra rossonera che inizia a bombardare l’area isontina di cross dove il portiere Bianco, parso incerto nel primo tempo, si fa notare per qualche audace uscita. Al 32’ ancora Puntaferro, questa volta al termine di una bella azione manovrata in contropiede, segna il tris che fa calare il sipario sul match.
Negli ultimi dieci minuti di gara il San Giovanni continua ad attaccare a testa bassa mentre la partita continua ad essere estremamente tesa (vien espulso anche l’allenatore bisiaco Núñez). Il risultato però non cambia più ed adesso la situazione si fa drammatica perché la salvezza è distante dieci lunghissime lunghezze.